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Donne che comprano fiori: da leggere o da non leggere?

Posto il fatto che secondo me leggere è sempre la scelta giusta e che però questo libro ha luci e ombre, a mio giudizio, ho intavolato una discussione con ChatGPT su Donne che comprano fiori di Vanessa Montfort. Le/gli ho chiesto se ritenesse che valga la pena di leggerlo.

ChatGPT risponde: «Come un’entità di intelligenza artificiale, non posso fare giudizi o dare opinioni personali. Tuttavia, posso dirti che Donne che comprano fiori di Vanessa Montfort è un romanzo ampiamente elogiato dai lettori e dalla critica, ed è stato tradotto in molte lingue diverse.

  • Spagnolo: “Mujeres que compran flores” (2014)
  • Catalano: “Dones que compren flors” (2015)
  • Inglese: “The Women Who Bought The Roses” (2017)
  • Tedesco: “Frauen, die Blumen kaufen” (2018)
  • Olandese: “Vrouwen die bloemen kopen” (2018)
  • Portoghese: “Mulheres Que Compram Flores” (2019)
  • Polacco: “Kobiety, które kupują kwiaty” (2019)

Molte persone hanno trovato il libro commovente e ben scritto, apprezzando l’esplorazione della complessità dell’amore, dell’amicizia e della perdita, nonché la rappresentazione vivida e realistica dei personaggi. Se sei interessato a tali temi e ami leggere romanzi che esplorano l’emozione umana, potrebbe valere la pena dare una chance a questo libro. Tuttavia, la decisione finale su se leggere o meno il libro spetta sempre al lettore.»

Noto che ChatGPT pensa in inglese e non in italiano, infatti esordisce dicendo Come un’entità di intelligenza artificiale che è la traduzione letterale di As an AI entity; in italiano diremmo In quanto intelligenza artificiale, bla bla bla.

Dice anche non posso fare giudizi, ovvero I can’t make judgments, mentre in italiano si direbbe dare o formulare giudizi. Off Topic: quando sento dire “mi prendo un rischio” mi prendo molto male, devo avere delle idiosincrasie con i calchi linguistici.

👉No gente, si dice “mi assumo un rischio”, solo in inglese diciamo I take a risk, I take a decision.

In secondo luogo, ChatGPT non considera il fatto che potrei essere una donna: se sei interessata, lettrice. Un bias di genere degli sviluppatori /trici dell’AI. Glielo dico. Il grado di cortesia della risposta è ammirevole.

ChatGPT e i bias di genere

Decido di cambiare formulazione della domanda; quali sono 5 buoni motivi per leggere Donne che comprano fiori di Vanessa Montfort?

ChatGPT: «Ecco cinque motivi per cui dovresti leggere Donne che comprano fiori:

  1. Una storia di amicizia femminile: Il romanzo segue le vite di cinque donne che sono amiche fin dall’infanzia. Montfort esplora le complessità dell’amicizia femminile, dal legame che si sviluppa tra queste donne alle difficoltà che incontrano mentre navigano le loro relazioni l’una con l’altra e con il mondo intorno a loro.
  2. Una rappresentazione del dolore: Donne che comprano fiori è una commovente rappresentazione del dolore e della perdita. I personaggi del romanzo vivono ognuno la propria forma di perdita, che si tratti della morte di una persona cara o della perdita di un sogno. Montfort cattura il dolore e la confusione che accompagnano il dolore, e la sua scrittura è sia toccante che potente.
  3. Una celebrazione della vita: Nonostante i temi pesanti del dolore e della perdita, Donne che comprano fiori è in definitiva una celebrazione della vita. I personaggi di Montfort sono imperfetti e complessi, ma sono anche resilienti e pieni di speranza. Il romanzo ci ricorda la bellezza e la gioia che si possono trovare anche nei momenti più oscuri.
  4. Una storia d’amore: Al suo centro, Donne che comprano fiori è una storia d’amore. Montfort esplora le diverse forme che l’amore può assumere, dal passionale e travolgente al silenzioso e duraturo. La sua scrittura è sia tenera che onesta, e cattura le complessità dell’amore con notevole abilità.
  5. Un romanzo magnificamente scritto: Donne che comprano fiori è semplicemente un romanzo magnificamente scritto. La prosa di Montfort è lirica ed evocativa, e ha il dono di catturare le sfumature dell’emozione umana. I suoi personaggi sono vivamente rappresentati, e le sue ambientazioni sono descritte con ricchezza di dettagli. Leggere Donne che comprano fiori è davvero un’esperienza letteraria.»

Siccome io amo la riflessione critica e siccome mi sembra fin troppo entusiasta la mia amica AI, faccio anche la domanda opposta: Quali sono le critiche al libro?

ChatGPT: «Il libro Donne che comprano fiori di Vanessa Montfort ha ricevuto recensioni generalmente positive, ma come per qualsiasi lavoro letterario, ci sono state alcune critiche. Ecco alcune delle critiche che sono state mosse nei confronti del libro:

  1. Ritmo narrativo: alcuni lettori hanno notato che il ritmo della narrazione è lento in alcune parti del libro, il che potrebbe rendere la lettura tediosa per alcuni.
  2. Stereotipi di genere: alcuni critici hanno sostenuto che il romanzo perpetua gli stereotipi di genere, come ad esempio la rappresentazione delle donne come esseri emotivi e instabili, e degli uomini come esseri razionali e razionalizzanti.
  3. Linguaggio: alcuni lettori hanno trovato il linguaggio utilizzato nel libro troppo elaborato e artificioso, con un eccessivo uso di metafore e similitudini.
  4. Trama: alcuni critici hanno notato che la trama del libro può essere prevedibile e mancare di suspense in alcuni punti.

Tuttavia, queste critiche sono state in minoranza rispetto alle recensioni positive, e la maggior parte dei lettori e dei critici ha apprezzato il libro per la sua scrittura commovente, la caratterizzazione realistica dei personaggi e la rappresentazione dell’amicizia e dell’amore in modo autentico e commovente.»

Sono d’accordo con alcuni punti, ma non con tutti. Ed altri ne mancano, secondo me. Glielo dico.

Chiacchiere di libri con ChatGPT

Comincio a pensare di essere io l’AI, almeno a giudicare dalle mie stringate interazioni.

Voi avete letto il libro? Come l’avete trovato? Siete d’accordo con ChatGPT?

Le 8 frasi migliori di Donne che comprano fiori secondo un’umana (perplessa, che non sa se il libro le è piaciuto oppure no)

1 | Mia cara, vivere è un compito urgente.

2 | “Ah…” sospirò. “Perché non possiamo potare anche quello che è di troppo nella nostra vita?”

3 | Ciò che so perfettamente è che non prendere decisioni è prenderne una molto importante. Adeguarsi alla vita altrui, anche. E’ un investimento rischioso. Una scommessa su una sola carta.

4 | Quando è stata l’ultima volta che hai fatto qualcosa per la prima volta?

5 | Voglio dire che quando nella vita qualcosa ci colpisce duramente e ci costringe a uscire dalla nostra zona di comfort, è tutto nuovo, è tutto nuovo, che lo si voglia o no, e la persona può essere riscritta. Capisci il vantaggio che hai?

6 | Victoria era un chiaro esempio della “sindrome dell’onnipotente”. Aveva deciso che poteva fare tutto, ma questo progetto non ammetteva passi falsi: la madre migliore, la professionista migliore, la compagna migliore, la figlia migliore, la nuora migliore… non buona, no, perfetta. Così il suo capo non avrebbe potuto rinfacciarle che trascurava l’azienda perché aveva due figli, né suo marito che era una madre assente. Il risultato?

7 | Eppure, sembrava che l’idealismo fosse contagioso, pensai mentre salivo le scale.

8 | Ormai, però, sapevo che la vita era uno spettacolo senza prove, una prima senza una seconda chance. Me lo aveva insegnato la tua scomparsa. E me lo ha confermato quest’estate che mi ha cambiato la vita. Si va in scena senza trucco e senza sapere la parte. E io avevo sempre avuto il terrore del palcoscenico. Forse era questo il motivo per cui non avevo preso mai molte decisioni. Per questo preferivo che le prendessi tu, mentre io ero la tua comparsa. Era molto più facile affidare a un altro il ruolo da protagonista della mia vita. Per non attirare troppo l’attenzione casomai avessi commesso un errore in uno dei miei monologhi, per non farmi notare dalla critica: toccava a chi avevauna parte importante cavarmi di impaccio. Non si trattava più di essere la protagonista, ma un personaggio secondario nello spettacolo della mia stessa vita.

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